Amici del Villaggio

 

 

Qualcosa sta cambiando nelle agende politiche rispetto all’ascolto e alla partecipazione dei ragazzi e delle ragazze.

Lo evidenzia 12° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio del Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia (12° Rapporto CRC). Finalmente l’infanzia e l’adolescenza sono entrate con maggior attenzione nell’agenda politica: oggi nel dibattito pubblico si parla in maniera più strutturata di accoglienza nelle emergenze, di servizi educativi per la prima infanzia, di scuola, di salute mentale, di disabilità e benessere dei più giovani.

Ma ciò non basta. L’aumento dei minorenni in condizioni di povertà assoluta, l’assenza di visibilità dei minorenni fuori dalla famiglia di origine, il dilagante disagio adolescenziale con manifestazioni psicopatologiche e psichiatriche acute, sono sfide ancora tutte da affrontare.

Alla redazione del 12° Rapporto hanno contribuito 156 operatori delle oltre 100 associazioni che fanno parte del Network, tra cui anche gli operatori dell’Associazione Amici del Villaggio di Rosà: Aurea Dissegna nei capitoli “Ambiente familiare e misure alternative: Figli di genitori detenuti” e “Violenza contro i bambini: Abusi e maltrattamenti a danno di bambini e adolescenti”; Antonio Bonamin in “Principi generali: La partecipazione dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze”; Angelo Vernillo in “Ambiente familiare e misure alternative: Adozioni Nazionali e Internazionali” e Lucia Busatta nel capitolo “Educazione, gioco e attività culturali: Il diritto all’istruzione per le persone di minore età di origine straniera”.

Il Rapporto, pubblicato lo scorso giovedì, restituisce una fotografia accurata sul benessere dei più giovani e può diventare uno strumento utile per le amministrazioni locali e per gli enti del Terzo Settore che lavorano a fianco di minori e famiglie. Anche se sono state evidenziate le fragilità dei sistemi di promozione e protezione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ci sono tutti i presupposti affinché questo momento storico venga colto come un’occasione per ripensare le politiche e i piani sociali per i minori. Quali sono i primi passi da seguire? Mettere a disposizione risorse adeguate e continuare sulla strada dell’ascolto e della partecipazione dei ragazzi nella definizione delle politiche che li riguardano.

Ecco il Rapporto completo